Riflessione in occasione della 54a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni
(Domenica 7 maggio 2017)
Il prossimo anno papa Francesco e i vescovi del mondo vivranno un Sinodo che vede al centro della riflessione “i giovani, la fede e il discernimento vocazionale” e anche la nostra diocesi, a partire da giugno di quest’anno, vivrà un Sinodo dei giovani (…) Le due esperienze ecclesiali hanno degli elementi in comune: soprattutto partono dalla consapevolezza che i giovani sono una grande risorsa, ma poco valorizzata (…) In questa medesima direzione vanno le riflessioni proposte dai vescovi italiani, in sintonia con quelle del messaggio di papa Francesco, per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si tiene come ogni anno nella quarta domenica di Pasqua. «Alzati, va e non temere!» (Gio 3,2) sono le parole che la Chiesa rivolge ai giovani insieme al Signore, chiamandoli a prendere in mano la propria vita da protagonisti e ad andare nel suo nome incontro agli altri, ossia a scoprire la propria vocazione e a vivere con fiducia la propria missione. Tutte queste proposte sono anzitutto un invito alle comunità cristiane ad abbandonare ogni pregiudizio e svalutazione nei confronti dei giovani per fare posto ad una relazione di fiducia: come credenti siamo chiamati a vedere in loro anzitutto un sogno di Dio che può realizzarsi per il bene. Non lasciamo cadere a vuoto la Giornata di preghiera per le vocazioni: facciamo nostra, personalmente, in famiglia, in parrocchia, in ogni comunità, la preghiera per i ragazzi e i giovani, chiedendo al Signore di incoraggiarli a vivere e non vivacchiare, a progettare il proprio futuro, a lasciarsi dire dal Signore se sono chiamati a sposarsi, a consacrarsi, a diventare preti, a partire come missionari o altro, ossia a mettersi in cammino per il Vangelo. Usciti dalla preghiera, facciamoci tutti concretamente attenti ai ragazzi e ai giovani che conosciamo o incontriamo: dedichiamo del tempo a ciascuno di loro, in modo gratuito e vero; ascoltiamo le loro fatiche e le loro intuizioni; consegniamo loro
la persona di Gesù; diamo loro l’occasione di ascoltare la parola del Signore che dice a ciascuno: «Alzati, va e non temere!».
Il Consiglio dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle vocazioni