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CHI ABBRACCIA LA CROCE HA LA FORZA DI RISORGERE

Il racconto della morte di Gesù in croce è la lettura più bella e regale di tutto l’anno. E mentre i credenti di tutte le fedi invocano Dio nei giorni della loro sofferenza, ora i cristiani vanno a Dio nei giorni della sua sofferenza (Bonhoeffer). La croce è l’immagine più pura e più alta che Dio ha dato di se stesso. ‘Per sapere chi sia Dio devo solo inginocchiarmi ai piedi della Croce’ (non è un semplice devoto a dirlo, ma Karl Rahner, uno tra i più grandi teologi del ‘900). E vedo un uomo nudo inchiodato e morente. Un uomo con le braccia spalancate in un abbraccio che non si rinnegherà in eterno. Vedo un uomo che non chiede niente per sé, non grida da lì in cima: ricordatemi, cercate di capire, difendetemi… Fino all’ultimo dimentica se stesso e si preoccupa di chi gli muore a fianco: oggi, con me, sarai nel paradiso. Fondamento della fede cristiana è la cosa più bella del mondo: un atto di amore (…) La croce rimane una domanda sempre aperta, di fronte ad essa so di non capire. Ma alla fine la croce vince perché convince, e lo fa non attraverso le spiegazioni dei teologi, ma con l’eloquenza del cuore: Perché la croce / il sorriso / la pena inumana?/ Credimi / è così semplice / quando si ama. (JanTwardowski) «Tu che hai salvato gli altri, salva te stesso, se sei il Cristo». Lo dicono tutti, capi, soldati, il ladro: «se sei Dio, fa’ un miracolo, conquistaci, imponiti, scendi dalla croce, allora crederemo». Qualsiasi uomo, qualsiasi re, potendolo, scenderebbe dalla croce. Lui, no. Solo un Dio non scende dalla croce, solo il nostro Dio. Perché i suoi figli non ne possono scendere.Allora è solo la croce che toglie ogni dubbio, non c’è inganno sul legno, nei chiodi. Ogni nostro grido, ogni dolore dell’uomo, la sofferenza incomprensibile possono sembrare una sconfitta. Ma se noi ci aggrappiamo alla Croce, allora veniamo anche presi dentro la forza del suo risorgere, che ha il potere, senza che noi sappiamo come, di far tremare la pietra di ogni nostro sepolcro e di farvi entrare il respiro del mattino.

padre Ermes Ronchi